
Il Tafelspitz viennese è un manzo bollito in acqua con carote, porri, cipolla, grani di pepe. La popolarità raggiunta da questo piatto ha comportato anche una varietà incredibile, tipica per tutta l’Austria, di gnocchi, pastine e similari da mettere nel brodo.


Non possiamo non menzionare la tipica insalata bulgara: gli ingredienti sono cetrioli, pomodori, cipolla e formaggio bulgaro grattugiato, che in realtà è l’ingrediente principale. L’unicità o di questa insalata sono i sapori contrastanti complementari di cipolla e formaggio.

Si tratta di un gustosissimo stufato con carne di manzo (o coniglio). Il sapore del piatto ha sfumature dolci date dalla cottura della carne insieme a bastoncini di cannella, chiodi di garofano o vino. La preparazione è molto lenta, sono infatti necessarie parecchie ore di cottura.

Questo piatto, servito da praticamente tutti i ristoranti croati, è un risotto alla seppia che assume il caratteristico colore nero dell’inchiostro dell’animale marino. Oltre alla seppia, può contenere anche altri frutti di mare come cozze e vongole.

Normalmente è composta da una fetta di pane di segale di color marrone scuro a pasta acida imburrato. Il condimento è costituito da fette di carne, pesce, salumi o formaggio. Questa base costituisce un sandwich aperto visivamente accattivante ed è il pranzo danese della tradizione.

La “marineeritud angerjas” è uno dei piatti più apprezzati in Estonia. Viene servita fredda, spesso accompagnata da insalata mista. Fa parte della tradizione culinaria estone e la preparazione è molto simile in tutti i luoghi: la cosa che cambia è il contorno.

Lohikeitto è una zuppa di salmone finlandese fatta con porri, patate, carote cotta in brodo di pesce e panna e servita con abbondante aneto e accompagnata secondo la tradizione da pane di segale.

Zuppa a base di cipolle bianche lasciate appassire e caramellizzare nel burro, portate a cottura con brodo di pollo. È servita in singole cocotte dopo aver gratinato in forno una dose di gruyère posto sulla superficie e accompagnato con fette di pane tostate.

Il kartoffelsalat è forse il piatto più popolare in Germania. Questa insalata di patate fredde ha una preparazione che varia da regione a regione: a volte è condita con maionese, a volte con olio e aceto.

Lohikeitto è una zuppa di salmone finlandese fatta con porri, patate, carote cotta in brodo di pesce e panna e servita con aneto e accompagnata, secondo la tradizione, da pane di segale.

Guinness Stew, spezzatino irlandese, pensando all’Irlanda una delle prime ricette che viene in mente è proprio questa, una ricetta che in Irlanda si prepara durante tutto l’anno e che è sempre presente per San Patrizio.

Guinness Stew, spezzatino irlandese, pensando all’Irlanda una delle prime ricette che viene in mente è proprio questa, una ricetta che in Irlanda si prepara durante tutto l’anno e che è sempre presente per San Patrizio.

Piccoli bocconcini, come fossero una sorta di calzoncini con un ripieno gustoso. Si tratta in effetti di una preparazione molto simile ai panzerotti italiani che vengono farciti in genere con un misto di cipolle e pancetta.

Si tratta di una salsiccia di patate tritate farcita con intestino di maiale: un piatto molto saporito, solitamente servito insieme a verdure fresche o purea di patate.

E’ un piatto tradizionale del Lussemburgo, che contiene gli ingredienti più comuni e caratteristici del Paese: è uno stinco di maiale servito con patate, fave e pancetta.

Lo stufato di coniglio, o come si dice in Maltese Stuffat Ta-Fenek, è il piatto nazionale. Il coniglio viene servito praticamente sempre in due modi: stufato o fritto.

Con il termine rijsttafel ( letteralmente “tavola di riso” in lingua olandese) si intende un menù di 12-25 portate a base di piatti tipici della cucina indonesiana, le cui origini si devono ad un riadattamento, operato dagli Olandesi in epoca coloniale.

La “marineeritud angerjas” è uno dei piatti tipici e più apprezzati estoni. Viene servita fredda, spesso accompagnata da insalata mista. Fa parte della tradizione culinaria estone e la preparazione è molto simile in tutti i luoghi, la cosa che cambia è il contorno.

Lohikeitto è una zuppa di salmone finlandese fatta con porri, patate, carote cotta in brodo di pesce e panna e servita con abbondante aneto e accompagnata secondo la tradizione da pane di segale.

Zuppa a base di cipolle bianche lasciate appassire e caramellizzare nel burro, portate a cottura con brodo di pollo. È servita in singole cocotte dopo aver gratinato in forno una generosa dose di gruyère posto sulla superficie e accompagnato con fette di pane tostate.

La “marineeritud angerjas” è uno dei piatti tipici e più apprezzati estoni. Viene servita fredda, spesso accompagnata da insalata mista. Fa parte della tradizione culinaria estone e la preparazione è molto simile in tutti i luoghi, la cosa che cambia è il contorno.

Lohikeitto è una zuppa di salmone finlandese fatta con porri, patate, carote cotta in brodo di pesce e panna e servita con abbondante aneto e accompagnata secondo la tradizione da pane di segale.

Zuppa a base di cipolle bianche lasciate appassire e caramellizzare nel burro, portate a cottura con brodo di pollo. È servita in singole cocotte dopo aver gratinato in forno una generosa dose di gruyère posto sulla superficie e accompagnato con fette di pane tostate.

La “marineeritud angerjas” è uno dei piatti tipici e più apprezzati estoni. Viene servita fredda, spesso accompagnata da insalata mista. Fa parte della tradizione culinaria estone e la preparazione è molto simile in tutti i luoghi, la cosa che cambia è il contorno.

Lohikeitto è una zuppa di salmone finlandese fatta con porri, patate, carote cotta in brodo di pesce e panna e servita con abbondante aneto e accompagnata secondo la tradizione da pane di segale.

Zuppa a base di cipolle bianche lasciate appassire e caramellizzare nel burro, portate a cottura con brodo di pollo. È servita in singole cocotte dopo aver gratinato in forno una generosa dose di gruyère posto sulla superficie e accompagnato con fette di pane tostate.
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By Iaucbx
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By Joshuathask
The crypto industry is advancing. (Just don’t ask it where it’s going.)
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After a dramatic start to the year, the crypto industry is settling into a new reality — one in which the White House is laying out the red carpet and promising an unprecedented level of support.
Crypto, a roughly 15-year-old industry that’s largely operated on the fringes of finance, is at a crossroads. For years, it has blamed a hostile regulatory environment for not allowing it to unleash its supposedly revolutionary technology on Americans. Now, though, their favorite bogeyman, Gary Gensler, the Securities and Exchange Commission chief under President Joe Biden, is gone. Crypto cheerleaders have been installed throughout the government.
The SEC has dropped several enforcement cases against crypto companies and, starting Friday, is hosting a series of public roundtables “to discuss key areas of interest in the regulation of crypto assets.”
Under President Donald Trump, there’s virtually nothing stopping crypto companies from creating and selling their products.
At the same time, the same White House’s chaotic trade policy is undermining financial markets’ appetite for risk, leaving bitcoin in limbo, more than 20% off from its record high in January. And while the industry is grateful for all the attention, the White House’s embrace of some of crypto’s less savory aspects, like meme coins, has given serious investors pause.
Given the enormous potential for the $3 trillion industry in this moment, I checked in with Eswar Prasad, a Cornell University professor of international trade and the author of the 2021 book “The Future of Money,” about the forces disrupting financial technologies.
Fundamentally, Prasad brings a pragmatist’s view of crypto that is as refreshing as it is rare in a subject area that tends to attract zealots and loudmouths. We spoke over the phone shortly after the first-of-its-kind White House crypto summit earlier this month.
The following interview has been edited for length and clarity.
Nightcap: We just saw a pretty wild thing happen with the crypto summit — hard to imagine a scenario like that taking place under any previous administration. What were your takeaways?
Eswar Prasad: The crypto industry is kissing the ring, and I think it’s getting exactly what it wants from the Trump administration, which is the legitimacy provided by government oversight, coupled with what is almost certain to be quite light touch and non-inclusive regulation.
And I think we saw many of the major players in the crypto industry essentially using the opportunity to not just thank Trump, but try to make the point, which seemed to resonate with Trump, that this industry can power, in some sense, a resurgence of a certain part of the US economy.