All’inizio del primo millennio, i pellegrini attraversavano l’Europa in massa per poter pregare sulla tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Il pellegrinaggio aveva un significato spirituale così forte che iniziarono a svilupparsi i cammini di fede, sentieri che mettevano in collegamento i luoghi di culto più frequentati, i borghi, le abbazie e gli alloggi.
Uno dei più importanti, ancora oggi, è la Via Francigena.
Questo cammino, di oltre 2.000 km e con 1.000 anni di storia alle spalle, metteva in collegamento Canterbury, in Inghilterra, con Roma, la capitale della cristianità. Nel corso dei secoli divenne un itinerario privilegiato e un canale di comunicazione importantissimo in Europa. Originariamente, percorrere l’intera Francigena a piedi rappresentava un atto di penitenza simbolico e fisico: i credenti erano esposti a pericoli, animali selvatici e clima intemperante.
Oggi, la Francigena è invece un’occasione per riscoprire alcuni dei luoghi più affascinanti del Belpaese. Questo cammino infatti attraversa tantissime regioni della nostra penisola.
Non correre e fermati spesso, ascolta il racconto della storia, visita le cripte, raccogliti in silenzio nelle navate ombrose delle chiese romaniche, scaldati al sole sul sagrato delle pievi. Apri le imposte ogni mattina sulla selva dei tetti di un paese. Assaggia ogni sera un cibo nuovo e sconosciuto. Giorno dopo giorno la tua meta si avvicina e stenti a credere che la campagna romana debba finire e lasciare spazio alla città dei sette colli, ai suoi monumenti eterni.
Sarai sorpreso dalla forza dei tuoi passi, che con lentezza e costanza hanno sommato, metro dopo metro, poco più di duemila chilometri, in tre mesi e mezzo di cammino: la Via Francigena è un’esperienza indimenticabile. È il viaggio della vita.