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UNESCO: i siti da visitare in Sicilia

L’Italia vanta ben 55 siti inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, sparsi in tutto il paese. Ma se c’è una regione che detiene il record, questa è sicuramente la Sicilia, che conta 7 siti sul suo territorio. Se state pensando a un viaggio in questa meravigliosa terra, allora potete approfittarne per visitarne qualcuno:

1. Palermo Arabo-normanna

Proclamato a Bonn nel 2015, il bene UNESCO comprende: Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale di Palermo e il duomo di Cefalù e di Monreale.  La città di Palermo, situata sulla costa nord-occidentale della Sicilia, comprende una serie di strutture religiose e civili, incluse  le cattedrali di Cefalù e di Monreale, risalenti al Regno dei Normanni  nell’isola (1130-1194). Il Regno dei Normanni in fu caratterizzato da un’eccezionale convergenza tra le culture che coesistevano nell’isola: quella occidentale, quella islamica e quella bizantina. Il sito è quindi il risultato della particolare condizione politica e culturale vissuta dalla Sicilia in quel periodo, caratterizzata da una proficua convivenza di genti di diversa provenienza e diversa religione (musulmani, bizantini, latini, ebrei, lombardi e francesi) che favorì l’interscambio di valori umani e la fioritura di una vivace stagione di sincretismo culturale.

La Cattedrale normanna di Cefalu
La Cattedrale normanna di Cefalu

2. Area Archeologica di Agrigento
(Valle dei Templi)

L’area archeologica di Agrigento, conosciuta come Valle dei Templi, fa parte dell’UNESCO dal 1997 e si trova lungo la costa meridionale della Sicilia, coprendo l’intero territorio dell’antica polis, dalla Rupe Atenea all’acropoli, dai templi dorici sulla collina sacra alla necropoli fuori le mura. I monumenti inseriti in questa zona sono: il Tempio di Zeus (Giove); il Tempio di Hera (Giunone); il Tempio della Concordia; il Tempio di Eracle (Ercole); il Santuario delle Divinità Ctonie (Demetra e Persefone) e il Tempio dei Dioscuri; il Tempio di Vulcano; la Tomba di Terone; le Tombe cristiane. Gli straordinari templi dorici testimoniano la grandezza e la supremazia di Agrigento, fondata dai greci nel VI secolo a.C. e divenuta una delle città più importanti del Mediterraneo, per gli scambi commerciali ma anche per la vita culturale. Oggi il sito originario, splendidamente conservato, è un magnifico esempio dell’architettura greca e una testimonianza tra le più significative al mondo dell’architettura dorica.

La Statua di Icaro, Valle dei Templi

3. Monte Etna

Il Monte Etna è stato proclamato sito patrimonio dell’UNESCO nel 2013. Si trova sulla costa orientale della Sicilia ed è il vulcano attivo più alto d’Europa, uno tra i più attivi del globo. Grazie ai 2700 anni di attività eruttiva, l’altezza massima del cono vulcanico oggi supera i 3300 metri di altitudine su circa 45 km di diametro di base. Tali dimensioni lo rendono il vulcano terrestre più imponente d’Europa e dell’intera area mediterranea. L’Etna è anche uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo e riveste un’importanza scientifica e culturale globale, per la vulcanologia, la geofisica e altre discipline di scienze della terra. Secondo il mito, l’attività di ceneri ed eruzioni laviche del vulcano sarebbero il ‘respiro’ infuocato del gigante Encelado, sconfitto da Atena e intrappolato per l’eternità in una prigione sotterranea sotto il Monte Etna, e i terremoti sarebbero causati dal suo rigirarsi tra le catene.

L'Etna: il vulcano attivo più alto d’Europa

4. Villa Romana del Casale

La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, in Sicilia, è l’esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale e simboleggia l’utilizzo del territorio da parte dei Romani in quanto centro della grande proprietà sulla quale si basava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente. La Villa del Casale è una delle più lussuose del suo genere ed è famosa per la ricchezza e la qualità dei suoi mosaici (IV secolo d.C.), che vengono riconosciuti come i mosaici romani in situ più belli. Questo tesoro musivo testimonia le abitudini di vita della classe dominante romana e mostra le influenze reciproche tra le culture e gli scambi nel Mediterraneo antico – tra mondo romano e area nordafricana. La villa si sviluppa in 48 ambienti (circa 3500 metri quadri di superficie) ricoperti da mosaici in perfetto stato, forse eseguiti da maestri africani, che permettono di ripercorrere la storia del più grande fra gli Imperi, con le scene di vita quotidiana, le raffigurazioni di eroi e divinità, le scene di caccia e di giochi. La Villa del Casale rappresenta dunque una fondamentale testimonianza per la comprensione della vita e della civiltà romana di cui ci offre, grazie alla perfetta conservazione degli ambienti e delle rappresentazioni musive, un inimitabile affresco.

Villa Romana del Casale

5. Città tardo barocche del Val di Noto

Durante la dominazione araba Noto aveva funzione di ‘capovallo’, cioè di centro amministrativo di riferimento (in lingua araba waal o wali), da cui Vallo o Val di Noto. Le otto città che fanno parte del sito, Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli, si trovano nel sud est della Sicilia. Tutte furono ricostruite dopo il terribile terremoto del 1693, che rase letteralmente al suolo interi centri abitati, devastando completamente la memoria urbanistica della zona. Il volto attuale di quest’area dell’Isola è dunque il risultato di una ricostruzione di città pensate come opere d’arte, capolavori dell’architettura tardo barocca del 17° secolo. Il sito, che rappresenta il culmine del Barocco in Europa, comprende tre interi centri storici, Caltagirone, Noto and Ragusa, alcune specifiche aree urbane di Catania e Scicli e alcuni monumenti isolati di Modica, Palazzolo Acreide e Militello Val di Catania. I sontuosi ed eleganti palazzi, le chiese dai preziosi interni e dalle stupefacenti facciate intarsiate, le trame urbane intessute secondo un unico stile, rendono questa zona sud orientale della Sicilia un eccezionale esempio di influenza architettonica sul territorio e rappresentano una delle massime espressioni al mondo del Tardo Barocco europeo.

La Cattedrale di Ragusa

6. Isole Eolie

Le Isole Eolie, Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, si trovano a Nord Est della Sicilia e rappresentano una straordinaria testimonianza di nascita ed evoluzione di isole vulcaniche. Nonostante l’attività vulcanica ancora in corso, o anche grazie ad essa, le Eolie sono isole affascinanti, un ambiente naturale ricco di flora e fauna con meravigliose spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni, e con una grande varietà e ricchezza di fondi marini. Le Isole Eolie hanno un’identità particolare perché sono le vette di una catena sottomarina di rilievi, quindi sono la parte visibile del gruppo montuoso sommerso che segue uno sviluppo lineare di circa 87 km, dal punto più a Nord-Est (l’isola di Stromboli) al punto più occidentale (l’isola di Alicudi), e che si prolunga in profondità verso Ovest con altri vulcani sommersi.

Stromboli, Isole eolie

7. Siracusa e Necropoli rupestri di Pantalica

Siracusa, nella Sicilia sud-orientale, è stata una città di grande importanza nella storia della civiltà mediterranea. Fondata nell’VIII secolo a.C. da coloni greci sulla piccola isola di Ortigia, dove si trovava la fonte Aretusa che ispirò miti e poesie, collegata alla terraferma da due ponti, fu definita da Cicerone “la più grande e la più bella città greca“. Molti edifici e strutture architettoniche ben preservate testimoniano chiaramente le dominazioni dei Romani, Bizantini, Barbari, Arabi e Normanni che si sono succedute nel tempo a Siracusa e il continuo sviluppo della città nei secoli, ma al tempo stesso danno conto della straordinaria importanza che Siracusa ha rivestito per quasi tre millenni nell’area mediterranea. Del sito patrimonio mondiale fa parte anche la necropoli rupestre di Pantalica, a 40 chilometri da Siracusa, che contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e l’VII secolo a.C.

Siracusa

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